ŠILENTABOR - SULLE TRACCE DELLE ANTICHE CIVILTÀ

Data: 26 settembre 2022

Esplorate la storia perduta di uno dei più grandi complessi fortificati contro i turchi in Slovenia. Scoprite la vita negli insediamenti preistorici attraverso i resti archeologici e seguite le tracce del leggendario contrabbandiere di sale lungo la rotta di Krpan.

Durante le invasioni turche, Šilentabor, che si trova sopra Zagorje (751 m), divenne uno dei più grandi complessi fortificati della Slovenia, superato in perimetro solo dal castello di Celje e dal castello di Kostel lungo il fiume Kolpa. Fu costruito con lo scopo di proteggere questa zona dalle incursioni turche e di impedire ai turchi di accedere alla zona centrale del territorio sloveno. In uno dei punti strategicamente più esposti della vasta zona di Postojsnka vrata si può quindi ammirare la splendida vista sui monti Javorniki, Snežniško pogorje, Vremščica, Nanos, Brkine e sull’Italia.

 

Il crinale di Šilentabor separa la parte superiore di Pivka dalla valle Košanska dolina, dove oggi rimane solo la chiesa di San Martino con la tomba in cui è sepolto Andrej Danijel Raunach, vescovo dell’ex diocesi istriana di Pičen. Le fondamenta della chiesa risalgono alla tarda antichità. Nella sua navata si trovano decorazioni in pietra realizzate dai mastri scalpellini, che, nel XVII secolo, si diffusero nell’area di Pivka e lasciarono molte tracce sulle case e sulle chiese. Secondo alcune ipotesi, si troverebbe qui anche l’antico Stridone, il paese natale di San Girolamo, uno dei più grandi maestri della chiesa.

 

Vicino a Šilentabor fu costruito l’unico castello medievale della zona. Fu completato nel 1471, quando i turchi arrivarono per la prima volta nella zona di Pivka. I residenti dei villaggi circostanti - da entrambi i lati del crinale - trovarono nelle sue 50 stanze e granai riparo dai turchi e da altri briganti.

 

Una volta passato il pericolo dei turchi, la gente del posto si servì del materiale da costruzione delle mura contro i turchi per bruciare la calce. L’architettura medievale veniva così letteralmente bollita per la calce, per poi essere successivamente utilizzata per le costruzioni nell’area in cui si trovano i borghi odierni. Molti forni da calce sono ancora presenti nel paesaggio locale.

Lo sapete?

 

  1. Da Šilentabor, seguendo lo snodato paesaggio carsico lungo la via del Krpan, potete raggiungere Primož sopra Pivka (718 m), che già nell’Età del Ferro era un importante punto strategico fortificato. Negli anni ‘30 del XX secolo, gli italiani costruirono una grande fortezza sotterranea in cima a Primož, che era uno dei punti più fortificati nella parte orientale del Vallo Alpino. La fortezza di Primož presenta un totale di 471 m di tunnel sotterranei scavati nella roccia viva e levigati con il cemento.
  2. Lungo il crinale sono documentati altri nove siti preistorici. Uno dei più interessanti è la fortezza di Čepna, scoperta alla fine del XIX secolo. All’interno delle sue mura sono state rinvenute armi, strumenti, fibbie, strumenti per scrivere, monili e gettoni da gioco dell’epoca romana, un’ascia della tarda età del bronzo e una fibbia dell’età del ferro. I vari reperti trovati risalgono a un arco di 4.000 anni. Si presume che, dopo l’abbandono dell’insediamento preistorico, esistesse in questo stesso luogo un santuario romano.
  3. Da Šilentabor potete proseguire in direzione sopra Podtabor, dove un sentiero sterrato si snoda lungo i piedi della parete. Il sentiero conduce attraverso un tunnel lungo 72 m scavato nella roccia viva fino a Šilentabor e Ratečevo Brdo. Alcuni lo chiamano anche il tunnel di Mussolini, poiché fu costruito dagli italiani durante la guerra per collegare importanti strutture e punti militari.
  4. Si dice che il castello di Šilentabor sarebbe stato distrutto e bruciato dai contadini ribelli, dato che in questa zona si svolse la battaglia finale dell’ultima rivolta dei contadini che interessò tutta la Slovenia. Dopo il restauro, nel 1700 il castello fu gravemente danneggiato da un fulmine, ma venne definitivamente distrutto dai francesi nelle guerre napoleoniche 100 anni dopo.

 

Questo articolo è stato prodotto nell'ambito del progetto Interreg Italia - Slovenia, MerlinCV. L'obiettivo del progetto è aumentare l'attrattività turistica e la visibilità della regione transfrontaliera attraverso la creazione di prodotti turistici innovativi e sostenibili. In primo piano c'è l'inclusione di elementi del patrimonio culturale nell'offerta turistica, così come l'introduzione di contenuti sostenibili in tutti gli ambiti. L'offerta turistica così creata sarà disponibile per l'industria del turismo, le comunità locali e tutti i visitatori interessati.